What you'll learn
- Conoscere tutte le strategie pratiche per vendere all'estero
- Definire quali strategie di export adottare in base al contesto
- Comprendere i principi (persuasivi) alla base delle strategie di export
- Imparare a creare la propria strategia di export
- Correggere le strategie in corsa grazie al mercato
Requirements
- Non è necessario avere delle pregresse conoscenze in tema di internazionalizzazione.
- Il corso è tecnico e pratico ma utilizza un linguaggio semplice e non dà nulla per scontato.
Description
Con questo condivido le strategie che applichiamo quotidianamente con le aziende nostre clienti ed i metodi appresi da anni di confronto con i Temporary Export Manager con cui collaboriamo.
Rispetto ad altri corsi di internazionalizzazione questo corso ha un taglio pratico. Salto i convenevoli teorici e le fasi di analisi e preparazione per concentrarmi unicamente sulla fase di sviluppo operativo, ovvero le attività che devi svolgere una volta che hai definito il mercato e le controparti target.
Le strategie che approfondisco sono suddivise in base ai principi persuasivi a cui sottostanno e vengono contestualizzate in modo da capire quando utilizzarle e perché.
Inoltre, spiego perché alcune strategie in alcuni contesti funzionano molto bene ed in altri meno e perché è fondamentale prevedere un mix di strategie senza fossilizzarsi su una sola.
Non mi limito a presentare strategie "standard" ma parlo anche di unconventional strategies e porto degli esempi di casi reali.
Infine, fornisco una spiegazione sulla differenza tra le strategie tradizionali per l'export e le strategie di digital export. Le strategie operative approfondite nelle lezioni sono un mix tra approccio tradizionale e approccio digital.
Il corso è rivolto ad imprenditori, export manager o aspiranti tali che operano un contesto B2B.
Who this course is for:
- Fornire un'idea chiara su quali siano le strategie pratiche da attuare per vendere all'estero
Instructor
Erano i primi anni 2000, l’economia globale andava a gonfie vele ed io, durante i miei studi di Economia, cercavo di capire quale fosse la mia strada.
Mi piaceva il marketing, non amavo la contabilità, mi piaceva l’ossimoro che la PMI italiana era allo stesso tempo il vantaggio ed il limite dell’economia italiana.
Le piccole imprese italiane con prodotti dalla qualità artigianale ed i nostri distretti erano ammirati e studiati in tutto il mondo ma era anche vero che in un mondo sempre più globalizzato la piccola azienda era in posizione di svantaggio contro i grandi competitor internazionali.
Questi opposti mi colpivano e ad essere sinceri non riuscivo del tutto a comprenderli.
L’illuminazione arrivò nel 2007, durante un tirocinio presso un Consorzio per l’esportazione.
Finalmente avevo capito come la piccola impresa era allo stesso tempo un’eccellenza ma aveva dei limiti dimensionali che non gli consentivano di strutturarsi per poter gestire al meglio la sua crescita internazionale.
Da allora...
Ho vissuto e studiato in India per conoscere da vicino uno dei mercati che negli anni a venire avrebbe avuto il tasso di crescita maggiore;
ho lavorato nell’ufficio export di un’azienda meccanica;
ho lavorato in una società di consulenza per l’internazionalizzazione con diverse sedi estere; mi sono licenziato;
ho fatto il Temporary Export Manager;
ho fondato TEM PLUS per garantire a tutte le aziende di trovare il TEM migliore per le loro esigenze;
sono stato chiamato alla direzione del Consorzio Export, da cui tutto era partito.
Ho fatto di tutto per conoscere a fondo l’internazionalizzazione ed in particolare le esigenze (di export) delle piccole e medie imprese. Soprattutto, ho cercato di non rimanere ancorato ad un solo punto di vista ma di vedere l’export con gli occhi di tutti gli attori protagonisti.
Credo che questa sia la mia fortuna ed il mio punto di forza allo stesso tempo.