Come pronunciare il francese
What you'll learn
- Comprendere la differenza tra i vari suoni della lingua francese
- Imparare a pronunciare il suono U
- Distinguere tra e, é, è
- Imparare a pronunciare e distinguere le vocali nasali
Requirements
- Nessun requisito
Description
Non ho usato il termine fonetica in quanto non vi illustrerò i complicati discorsi di posizione della lingua nel palato né di flussi d’aria nella bocca. Sarò più pragmatico cercando di farvi comprendere come distinguere i vari suoni della lingua francese e riconoscere le parole attraverso le contrazioni che ubbidiscono a regole non scritte ma sono così diffuse. Tratterò anche delle liaisons, una pratica che unisce più parole in un unico suono e delle consonanti mute. Sarebbe azzardato dire che il francese si scrive come si pronuncia ma una cosa è certa: il francese non si scrive come non si pronuncia. È quindi fondamentale associare suoni e scrittura. Più che di singole lettere parleremo di suoni che possono essere aperti o chiusi, non ci soffermeremo sui suoni a e i che non presentano particolari problemi. Un suono particolarmente difficile per gli stranieri è U che troviamo in tante parole come du, vu, lu, pu, jus, voiture.
U è un suono difficile perché non esiste in italiano, esiste solo in qualche dialetto lombardo. Se non riuscite a pronunciarlo vi rivelerò un piccolo accorgimento per farlo.
La vocale e, apparentemente semplicissima è quella che insieme alla u crea più problemi agli Italiani, impareremo a ben identificare il suono raffrontandolo a quello della o.
Inoltre, la e è la vocale che dà luogo alla maggior parte delle contrazioni che s’incontrano nella lingua parlata.
La e del pronome personale je è molto spesso contratta dando luogo ad un suono un po' strano che è quello delle due consonanti ch come in chapeau.
Un altro argomento da non trascurare è quello delle liaisons cioè il fatto di legare la pronuncia di due o più parole unendo l’ultima lettera della prima parola con la prima della parola successiva. È un argomento complesso in quanto in certi casi si può scegliere se farle o non farle. Mi limiterò qui ad indicare quando bisogna farle (liaisons obligatoires) e quando non bisogna farle ( liaisons interdites).
Contenuto delle lezioni
Lezione 1 Come distinguere i suoni U e OU
Lezione 2 La vocale e che sembra facile ma che non lo è
Lezione 3 La e muta e le e accentuate
Lezione 4 Il suono e aperto e chiuso
Lezione 5 Le vocali nasali come riconoserle e come pronunciarle
Lezione 6 Les liaisons, una tipicità della lingua francese
Who this course is for:
- Tutti coloro che debbono imparare o perfezionare la lingua francese
Instructor
Je suis né à Paris, après mon bac philo, j'ai étudié droit à l'université de Paris. J’ai ensuite reçu une formation, par le centre culturel français de Milan, pour une méthode d’enseignement du français à travers l’audiovisuel. Cette méthode s’est révélée valable pour l’enseignement des langues étrangères en général.
J'ai enseigné le français en Italie en adoptant cette méthode dans des écoles de traducteurs-interprètes et interprètes parlementaires, et dans des écoles de langues. Je suis rapidement passé de l’enseignement à la réalisation de cours audiovisuels de langues, en commençant par des cours d’anglais : English between friends et surtout Live from England, tourné entièrement en Angleterre avec la participation de plus de 80 acteurs professionnels.
Ce parcours m'a conduit à travailler aux Etats-Unis où j'ai créé le service de production audiovisuelle de Berlitz School of Languages à Princeton New Jersey, pour le compte de la maison d'édition Macmillan, alors propriétaire de la marque Berlitz.
Aux États-Unis, je suis devenu membre de l'American Film Institute.
De retour en Europe, j'ai réalisé de nombreux films culturels, reportages, documentaires en tant que réalisateur et cinéaste, principalement en Afrique et en Asie, avec plusieurs reportages et films diffusés par RAI (radio-télévision italienne) et d'autres chaînes.
J'ai également réalisé des cours vidéo de français en deux versions (Il francese per te, et French for you), l'une destinée aux italophones et l’autre destinée au monde anglophone et des cours d’anglais avec des versions différentes pour italophones et francophones. Mon expérience d'enseignant m'a appris que les difficultés d'apprentissage du français ou de l'anglais sont différentes selon la langue maternelle des élèves.